Ricordi che corrono alla rinfusa
senza una logica o un perché, sono come foto non archiviate che cadono fuori inattese da una busta che credevi dimenticata.

Spensierate serate passate a ballare fino all’alba in locali in cui ti senti a casa, con persone che sono casa
In coda in attesa del mio turno all’esame con l’ansia che ti divora lo stomaco ma la voglia di metterti alla prova
Ricevere il mazzo di fiori con la scritta “buon appetito” e sorridere
Ridere fino alle lacrime in mezzo alla pioggia con una amica
Ricevere le chiavi del mio primo ufficio
Quella sensazione di invincibilità di quando senti che il mondo è li per te
Un abbraccio che vorrei che non finisse mai anche se so che sarà l’ultimo
Entrare nel mio primo appartamento da sola con le scatole piene di libri
Micol Morelli
ricordandovitefa
